Oggi, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne vogliamo ricordare la giovane catanese Agata. Donna, simbolo di forza, resistenza e coraggio la quale non si piegò alla volontà di un uomo.
Chi era Agata?
Agata faceva parte di una famiglia nobile e ricca. A soli 15 anni si dedicò completamente a Dio. Tanto che ricevette il velo rosso concesso dal vescovo alle vergini consacrate al signore. giornata mondiale contro la violenza sulle
donne
Visse ai tempi in cui il proconsole Quinziano venne a Catania per far rispettare l’editto dell’imperatore Decio (249-251). L’editto, infatti, imponeva rinunciare alla propria fede cattolica pubblicamente. Il proconsole, quando incontrò Agata se ne innamorò e la costrinse a ripudiare la sua fede e di unirsi con lui. Inutili furono i suoi tentativi di seduzione. Agata, infatti, spinta dalla certezza della sua fede, lo respingeva e resisteva alle sue continue pressioni psicologiche e le sue terribili minacce.
Quinziano, preso dall’ira e tormentato dal desiderio non condiviso, inizio una vera e propria persecuzione nei confronti di Agata che fu incarcerata e torturata. Tra le violenze subite, una su tutte: le vengono strappate le mammelle. Durante la notte, però, apparve in sogno san Pietro, che le risana il seno mutilato e le infonde ancora più coraggio.
Quinziano, che non riesce a spiegarsi questo episodio e preso sempre più dall’ira, condanna a morte Agata che fu posta su una fornace con carboni ardenti e cocci di vetro a corpo nudo. La tradizione vuole che mentre Agata veniva condannata, un terremoto colpì Catania e provocò la fuga dei soldati romani e di Quinziano, del quale si dice morì nelle acque del Simeto. A tal proposito si racconta che tra la notte del 4 e del 5 Febbraio, giorno della ricorrenza della morte di Sant’ Agata, si senta il nitrito del cavallo e la voce di Quinziano che invoca Agata proprio sulle sponde del Simeto.
Le celebrazioni agatine oggi giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Oggi, la festa di Sant’Agata è considerata una delle cerimonie religiose più importanti al mondo. Ogni anno tra il 4 e il 5 febbraio quasi un milione di fedeli si riversano per le strade di Catania, urlando e invocando il nome della santa. Uno spettacolo fuori dal comune.
Se siete amanti delle tradizioni popolari non dovete assolutamente perdervi questa festa. Profumi, colori, suoni e un’atmosfera unica che difficilmente dimenticherete. Con molta probabilità, per le conseguenze legate alle normative anti-covid, dovrete aspettare il 2022 per poter vivere al 100% questo evento che ha luogo il 4 e il 5 febbraio di ogni anno. Nell’attesa, passeggiando per Catania, sono diversi i luoghi simbolo della storia della Santa, ecco i più importanti:
- Chiesa di San Biagio o di Sant’Agata alla fornace. È qui che subì le torture più atroci
- Chiesa di Sant’Agata al carcere. Qui, la tradizione religiosa ha identificato il carcere
- Chiesa di Sant’Agata la vetere. Qui si troverebbe la sede più antica della cattedrale di Catania dedicata alla santa.
Oltre ogni discorso sulla celebrazione, ricorrenza religiosa, spettacolo o folklore vogliamo concludere l’articolo dal nostro punto di partenza: la figura di Agata o Sant’Agata in quanto donna, fragile e forte allo stesso tempo. Figura che in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne può essere letta come un simbolo di ribellione alle violenze psicologiche e fisiche che molte donne ancora oggi subiscono in silenzio.